Il 2008 è stato un anno orribile per Passenger Press, o meglio Lucca Comics and Games 2008. Pioggia e stand organizzati davvero male per i piccoli, non è una opinione, è un dato di fatto. Incassi insufficienti a coprire le spese. Visibilità quasi a zero. Ma non mi sono demoralizzato e ho continuato, anche grazie al sostegno di molti amici.
Quest'anno organizzativamente abbiamo macinato 300 pagine con il nuovo progetto Amazzoni, ed è stata durissima. Torte in faccia a chi dice che tutti possono fare fumetti, che è facile. Divertente. Ma quello che non si dice è che è anche faticoso, rischioso, impegnativo. E io so che posso fare fumetti, e farli bene. Farlo con tanta gente è difficile, impegnativo, rischioso, ma anche e soprattutto divertente. Ecco perché nonostante questa Lucca non sia andata come ci aspettavamo, come credevamo, non mi fermo. Vado avanti. Grazie al sostegno dei miei amici e di chi mi stima. (Incredibile, lo so, che ci siano persone sane di mente che mi stimino. Ahahahahah!)
L'anno scorso grazie anche alla piccola promozione che abbiamo fatto su Fb siamo riusciti a vendere e diffondere 216 copie di Racconti Indiani, quest'anno, ahimè, le copie vendute sono state "solo" 111. E non ci si copre affatto le spese, che per andare a pari serviva venderne almeno 250. Peccato davvero, nonostante il battage su Fb ci avesse fatto credere che ne avremmo "smazzate" di più. E che ci crediate oppure no, mi spiace soprattutto per gli artisti coinvolti, alcuni dei quali non si sono affatto risparmiati perché come me credevano e credono ancora al progetto, credono ancora al collettivo Passenger Press. Perché anche se Passenger sono io, Christian G. Marra, Passenger Press è un variegato e stimolante gruppo di artisti, alcuni dei quali famosi e affermati, che regalano a me e ai giovani sconosciuti che partecipano, ore di lavoro per una copertina, per una illustrazione, per una breve storia che rappresenta un atto di amore verso questo bellissimo media che è il fumetto. Un linguaggio scritto e disegnato che tutti noi lettori, collezionisti, amiamo tanto, nel mio caso fino alla follia. E come ogni cosa intrisa di passione e devozione, causa anche sofferenza. E oggi soffro, ma non muoio mica. (Tiè! Non ancora, ahahahah.)
Quindi abbandono i panni, giusto per un attimo, del burbero che dice sempre quello che pensa e se ne fotte delle conseguenze, e prometto a chi ci segue che mi impegnerò ancora a fare fumetti. Anche se solo per 50 lettori, anche se fossero solo 25. Aggiusterò il tiro e cercherò di continuare per questa strada che non è diritta, ma irta di ostacoli che non voglio evitare con pubblicazioni che non rispecchiano i miei gusti e magari vendono. Ci sono autori che avevo anche io notato, fenomeni che hanno grande visibilità, ma non sono di mio gusto, non è QUELLO che voglio pubblicare, diffondere. Davide la Rosa, in Ugo Foscolo che vi consiglio di comprare perché è intelligente e divertente, a pagina 18, vignetta 5, mette in bocca a Foscolo le seguenti parole: "L'arte, mia cara, non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità." È quello che cerco di fare dal 2007. Voi che ne dite?
I motivi di questa debacle non li conosco, non sono affatto certo del perché, e sinceramente penso che sia stata sfiga. Punto. Non posso di certo accusare Lucca Comics, o le diverse pecche che ho notato. Credo solo che siamo stati sfortunati. Amazzoni è un grande libro, e proprio perché non voglio che otto lunghi mesi di lavoro vadano sprecati, quest'anno faremo diverse presentazioni, affinché questo meraviglioso fumetto non muoia in 4 giorni di fiera sfortunata per noi. (E non vi nascondo che vorrei sapere senza alcuna polemica i dati di vendita degli altri, poiché credo infatti che sarebbe utile confrontarsi. Confrontarsi è sempre utile. Ma lo so bene quanto individualismo c'è anche in questo mestiere.)
Ora davvero non ho altro da dire se non che i prossimi mesi costituiranno un periodo utile a capire e a progettare come continuare, facendo più promozione possibile al libro di Amazzoni, assieme al suo spin-off Storie della Progenitrice, splendidamente disegnato dal portoghese Ricardo Venancio.
Ringrazio tutti gli addetti ai lavori che sono passati a comprare Amazzoni e anche quelli che sono passati solo per un saluto. Siete stati tanti e non riesco proprio a salutarvi tutti per nome uno per uno. (Un saluto particolare a Claudio Castellini e a sua moglie). E un grosso grazie anche e soprattutto a quelli che hanno partecipato alla campagna Indiegogo "I love Passenger Press". Vi ringrazio e continuate a seguire me e " la Passenger".
Lascio ora la parola alle testimonianze di alcuni partecipanti al progetto e ad alcuni addetti ai lavori che hanno letto Amazzoni e dei quali condivido le recensioni, pensieri, commenti con voi. Vi abbraccio forte e Vi ricordo che il futuro è indie. E che se Vi va di spendere poco più di dieci euro, potete sbizzarrirvi sul sito www.passengerpress.com.
Mentre a questo link trovate una gallery delle foto che abbiamo fatto al nostro stand...si, sono stato parco e potevo fotografare di più. Grazie.
Gaetano Matruglio
"Anche quest'anno lo stand Passenger Press è stato il mio piccolo mondo. Ho visto poco o niente della fiera ma, come da tre anni a questa parte, non mi è importato: c'era un libro splendido come Amazzoni, prodotto con grande fatica ma venuto su potente e statuario come le amazzoni di cui parla. Donne dure e combattive e che spero ci trasmetteranno la loro forza per dare il lustro che merita a questa fantastica produzione collettiva. Un gruppo fantastico, ogni anno più nutrito ed agguerrito, senza bisogno della Sala di Ricombinazione ma solo della passione che ci contraddistingue! Diamoci da fare!"
Francesco Iaquinta
"Vabbè quest'anno è andata un pò cosi, il libro è stupendo e sono stati otto mesi molto intensi dove ci siamo fatti il culo a secchio per fare questo libro. Tutti pensano che in casi come questo non ci sia nulla di che gioire ma si sbagliano, io credo che la cosa migliore a prescindere dal fatto che un edizione vada bene o male a livello di vendite è la gente con cui intraprendi e condividi questa avventura di una settimana, dove dormi tre ore a notte, mangi quel che capita, se riesci a mangiare , avventure degne di Zelda per trovare un bagno decente, Lazzaro lo sa. ( E piccola nota a margine ho perso due chi i in quattro giorni.) Le persone fanno la differenza, negli ultimi anni più che i successi e le sconfitte si ricordano le persone con cui le hai vissute e come l'anno scorso se non meglio, le persone conosciute con cui hai vissuto questa avventura di Lucca Comics sono la parte migliore per me da tenere nel cuore, tutte fottutamente 'True'!"
Paolo Maini
"Diciamocelo: la virtù di Lucca, da che mondo è mondo, è direttamente proporzionata al caos che la stessa riesce a generare passivamente.
Tentare di contenerlo e/o arginarlo non può che dar vita ad una rapida sequenza di ossimori.
Ma se da un lato questa Lucca ha stupito per la “cattiva” gestione, le affluenze contenute ed un pubblico spaesato, dall’altro è stata sorprendente per quel che concerne la vitalità e la freschezza delle proposte artistiche che ha (involontariamente?) custodito in gran segreto. Da questo (e puntualizzo, “unico”) punto di vista è stata un’edizione stupenda.
Sapere che l’Italia custodisce in grembo una fiera mole di giovani artisti che può tranquillamente appellarsi con l’aggettivo “professionisti” rinnova la fierezza di essere un tassello, seppur piccolo, di questo mestiere.
Dal canto mio, posso vantarmi di aver vissuto a stretto contatto con questa categoria per tre, indimenticabili, giorni."
Antonio Proietto
"La mia prima Lucca Comics è il racconto di tante immagini sparse, che hanno come denominatore comune la bella copertina 'Delicatessen' dagli schizzi mestruali. Del ragazzo incuriosito da tanta generosità, della signora disgustata o di quella divertita fino alle lacrime, del bambino imbambolato sui colori mentre viene trascinato via, dei sorrisi ammiccanti di una ragazza che tentenna tra lo scappare via e il saltarmi addosso, di tanti corpi strabordanti da costumi troppo piccoli. E poi occasione fondamentale per conoscere tanti fumettisti talentuosi dall'arte enorme, tra grasse risate alcoliche e riflessioni acute."
Laura Farina
"Sono entrata in un frullatore gigante dove guardando in alto ho visto cadere una quantità impressionante di cose , e poi qualcuno ha schiacciato il pulsante
dell'accensione e... tutto è accaduto. Una giornata incredibile carica di emozione e di incontri, conoscere voi è stato davvero bello, ma mi è sembrato di conoscervi già, emozione, stupore, curiosità, gioia e allegria. Ecco la mia Lucca, la mia PRIMA Lucca che non potrò dimenticare. Grazie Christian."
Commenti su Amazzoni, caldi e appena sfornati!
Sudario Brando
"Ciao Christian, ho letto amazzoni e mi è piaciuto molto. Sicuramente uno dei migliori prodotti in giro per Lucca. I molti disegnatori sono bene assortiti e non si fatica a leggere. Ti faccio i complimenti, credo che amalgamare così tanti autori insieme sia stata un'impresa titanica e alla fine non si ha l'effetto miscuglio tipico dei fumetti realizzati a più mani."
Alessio Landi
"Letto e apprezzato Amazzoni! Una lettura originale, e al tempo stesso la dimostrazione che un certo tipo di fumetto d'intrattenimento si può fare anche da noi con originalità e senza insultare l'intelligenza del lettore. L'unico titubo che avevo, sul formato, come ti avevo detto, è stato fugato dalla qualità del tutto e dallo spaventoso numero di pagine! Vien voglia solo di leggerne ancora! Un bravo a te e a tutti gli autori, davvero!"
Alessio Bilotta
https://slowcomix.wordpress.com/2015/11/08/i-coraggiosi-che-fecero-limpresa/
Andrea Pau Melis
"Spesso si parla di chi ha la voce più alta, ma Cremonesi meriterebbe palcoscenici internazionali."
Grazie a tutti ancora...!