Ma dove sono?
Leggendo l'ennesimo bel post di Recchioni sul suo blog mi sono tornate in mente molte fiere del passato che ho frequentato da semplice lettore e giovane artista pieno di speranza....in mezzo a nerd e otaku c'erano loro, i giornalisti e i critici del fumetto...che durante le conferenze e gli incontri introducevano, moderavano, spiegavano, ti intervistavano, insomma avevano fiuto e facevano il loro lavoro, e su qualche bella rivista come il Mensile del Fumetto orami morto da anni parlavano di comics a 360°. Anche di fanzine fotocopiate che pure io acquisto più ora che quando ero piccolo. Ogni periodo è però diverso dal precedente anche se la storia si ripete, non sono io a dirlo. Ma bisogna essere ciechi ed avere il salame sugli occhi e uno infilato in culo per non accorgersi che ora più che mai, nel 2009 in cui internet azzera le distanze, il tempo della differenza tra magazine, prozine e fanzine è terminato....ci sono associazioni culturali, gruppi creativi che si autoproducono, iniziative singole che non si limitano solo a fotocopiarsi ma che investono soldi anche nella forma, nel prodotto tanto importante quanto il contenuto. Passenger Press è nata così ed ora si è aggiunta la scimmia malefica che piano piano, ma mica tanto, sta dando la sua impronta pop che dentro me esisteva ma si era assopita. Quindi dopo tre anni di impegno che grazie alla linfa di Ma! continua e sta crescendo, mi viene spontaneo da domandarmivisici :" Ma dove cazzo sono finiti 'sti loschi figuri di giornalisti?" Almeno uno, dico uno che in tre anni, si sia fatto vedere per una intervista oppure per fare qualche domanda, a parte qualche sfigato che si è presentato come giornalista solo per avere una copia gratis, non ho visto nessuno tranne il bravo Andrea Carnevali del mensile Carta che mesi fa mi ha scritto, mi ha intervistato e si è interessato! Guarda che ti attendo al varco! Gli altri da me contattati sembrano delle regine, e non nel senso di regnanti.
Non credo che questi esseri mitologici debbano avere prima dei riscontri di pubblico per poter parlare di qualche progetto indipendente dato che proprio loro dovrebbero divulgare quello che accade nel Belpaese e al di fuori. Per fortuna esistono i blogger, più attenti, più curiosi e ammetto soggettivi ma non pigri e soprattutto non legati a qualche testata che deve vendere e per questo meno leccaculo. Ma perchè devo comprare un mensile di critica e informazione sul mondo delle strisce che non valorizza chi fa dei bei libri anche se da indipendente e che invece continua a parlarmi delle uscite di quella major americana, o giapponese o francese o che mi racconta dell'ennesima miniserie italiana o della centesima ristampa director's cut dei miei grandissimi coglioni? Tutto questo mi brucia? Si, parecchio. Ad esempio ho aspettato 9 mesi prima di leggere della Passenger Press su di uno di questi mensili un trafiletto di una colonna, metà del quale presa dal mio sito e da una mia mail inviata e metà di info generali che non aggiungevano sostanzialmente nulla. E burla delle burle l'intestazione era sbagliata con prezzo sbagliato e casa editrice differente. Dove sei finito Fumetti d'Italia? Origaaaa? Poichè non fanno altro che parlare sempre della solita minestra riscaldata. E anche se qualcuno può ribattermi dicendo che quella minestra piace di più della mia zuppa, rispondo: " Bhe, in primo luogo, prima o poi ti stuferai ad andare nel solito ristorante e a mangiare quella minestra che ti potrebbe anche rimanere sullo stomaco, e in secundis non sai quante altre prelibatezze ti stai perdendo solo perchè quel gran pirla del metre non vuole cambiare menù!" Apri gli occhi!
But where are they?
Reading yet another nice post on blog by Recchioni I was reminded very proud of the past that I attended as a simple reader and hopeful young artist .... among them were nerds and otaku, journalists and critics of the comic ... that during the conferences and meetings were introducing, moderating, explaining, they interviewed you and had sensed for news and did their job, and some nice as the monthly Magazine of Comics also well dead for years talked about comics at 360 °. Also about photocopied fanzines that I also buy more now that when I was little. Every period is different from the previous even if history repeats itself, I'm not saying so. But one must be blind and have their eyes and a sausage stuffed in the ass for not realizing that now more than ever in 2009 when the Internet clears the distances, the time difference between the magazine and fanzine, prozine is over .... there are cultural associations, self-production creative groups creative, individual initiatives that are not limited to photocopy only, but invest money also in the form, in the product as important as the content. Passenger Press is born that way and now it is added to the evil monkey that slowly, but not so, is making its mark in pop present in me but till now asleep. So after three years of effort that thanks to the sap of Ma! continues and is growing, I naturally ask to myself:"But where the fuck are finished these dark figures of journalists?" At least one, say one in three years, has showed for an interview or to ask questions, excluding some prank loser who identified himself as a journalist just to get a free copy, I have not seen anyone except the good Andrea Carnevali of cultural monthly Carta that wrote me months ago, interviewed and was interested to my projects! See you be averted! The others I contacted seem like queens, and not in the sense of royalty.
I do not think that these mythological beings should have the first evidence of the public to speak of some independent project since it was they should disclose what happens in the beautiful country and outside. Fortunately, there are bloggers, more attentive, more curious and I admit subjective but not lazy and certainly not linked to any text you want to sell and therefore less ass-licker. But why should I buy a monthly magazine of criticism and information about the world of strips that do not value those who make beautiful books even though independent and instead continues to talk of an exit by an American or Japanese or French major or who tells me about yet Italian mini-series or the hundredth reprint of director's cut of my great ass? Is all this burning me envoius? Yes, a lot. For example, I waited 9 months before reading about Passenger Press on one of these monthly a paragraph of a column, half of which taken from my site and a from my mail sent and half with general infos those did not add anything substantially. And the joke of jokes the header was wrong with the price wrong and different publisher. Where have you finished Fumetti d'italia? Origaaaa where are u? Since they are only talking about the same old soup warmed. And even if someone can hit back, saying that soup like most of my soup, I reply: "Well, first, eventually you get tired to go into the usual restaurant and eat the soup that you might as well stay on the stomach, and secundis not know how many other delicacies you're missing just because that big prick of the meter will not change the menu! " Open your eyes!
4 comments:
Questo è un post bellissimo!
bellissimo cazzo!
Li brucerei tutti, più di quanto già vorrei fare!
"E anche se qualcuno può ribattermi dicendo che quella minestra piace di più della mia zuppa, rispondo: " Bhe, in primo luogo, prima o poi ti stuferai ad andare nel solito ristorante e a mangiare quella minestra che ti potrebbe anche rimanere sullo stomaco, e in secundis non sai quante altre prelibatezze ti stai perdendo solo perchè quel gran pirla del metre non vuole cambiare menù!" Apri gli occhi!"
Non è che questa minestra piace di più, penso che sia più un discorso che verte sul fatto che c'è questa minestra e siccome sono tutti degli svogliati di merda (sicuramente me compresa), vuoti e poco interessati, nel vero senso della parola, ecco ciò che succede! Non importa niente a nessuno, è come un sopravvivere tirando avanti, 24 ore dopo 24. La gloria del passato è più sicura di quella del futuro.
Per trovare cose degne di nota ormai mi affido al caso, quando trovo elementi validi frugo nel loro mondo per scovare altri contatti interessanti.
Ho provato a cercare qualche rivista, fanzine, magazine, ecc.. l'80% le fanno per poi guardarle e regalarsele a vicenda tra gli stessi autori.
Vabbhè chiudo qui.
Fine sproloquio!
Abbiate pietà di me, ho la febbra! ^_^
è un mondo di merda!
Effettivamente la situazione è tragicomica. Pensare di entrare nel cosidetto empireo del fumetto italiano semplicemente leccando culi è una cosa che speravo andasse morendo. Se hai un'idea in cui credi veramente non aspettare gli altri, muoviti da solo. Collabora con altre realtà indipendenti, scopri nuovi mondi, conosci gente nuova e lavora a cose a cui non avresti mai pensato di lavorare. Tanto le ristampe ci saranno sempre, le autoproduzioni in 50 copie invece no. E di solito le rivoluzioni arrivano da queste.
@Chris: domani ti devo chiamare assolutamente.
Benvenuto, Cris.
Tu da tre anni, io da pochissimo...
...ma è così.
O esci con una miniserie bonellide in edicola, altrimenti, per parafrasare un mio amico che lavora nel settore, "alla gente non gliene frega un cazzo del tuo fumetto".
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